Dall'Horological Journal del Novembre 1999

Water resistant: "Ci posso nuotare?"

Timothy Treffry, editore dell'Horological Journal, descrive le norme ISO per i test di impermeabilità degli orologi ed avverte di alcuni pericoli.

Come accade per molte domande, "Ci posso nuotare?" dev'essere interpretata prima di dare una risposta. La domanda, in realtà, vuol dire: "Il mio orologio subirà dei danni se lo indosso mentre nuoto?".
Oggi molti orologi, forse la maggior parte, vantano un certo grado di resistenza all'acqua. Il quadrante può riportare la scritta "3atm", "30m", o "100ft". Ipotizzando di non voler immergersi oltre i 30 metri di profondità, non si dovrebbe poter usare questi orologi per nuotare? La Federazione dell'Industria Svizzera di Orologeria (FHS) dice: "No, senza dubbio!". Per capire il perché, bisogna discutere la natura ed il significato delle prove d'impermeabilità.


Prove d'impermeabilità


Volendo sapere se il proprio orologio può essere indossato durante il nuoto, bisognerebbe provarlo proprio in quella condizione d'uso. Le prove ufficiali, però, non sono svolte in questo modo. I test devono essere semplici, economici da svolgere in maniera ripetibile e, di solito, non distruttivi. L'unico modo per provare un fiammifero è quello di accenderlo, ma un pezzetto di legno con un'estremità bruciata non serve più a niente. Per questi test, si usano delle prove a campione, per cui esistono standard di procedura appositi.

La funzione principale delle organizzazioni di standardizzazione è di stabilire delle procedure che certificano che alcuni prodotti o servizi hanno raggiunto un livello qualitativo adeguato a specifiche chiaramente definite. L'ISO, Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, con sede a Ginevra, ha stabilito uno standard per l'impermeabilità negli orolgi: l'ISO 2281:1990. Lo standard specifica anche la terminologia che può essere usata in questo caso. In inglese, "water resistant", in francese "étanche" e in tedesco "wasserdicht". Sono previsti anche termini russi, giapponesi e cinesi.

Per poter attribuire questa caratteristica ad un orologio, esso deve superare degli specifici test, eseguiti in un modo ben definito. Si noti che l'orologio ha solamente superato i test nel momento in cui vi è stato sottoposto, spesso subito dopo l'assemblaggio in fabbrica. Dopo un periodo passato sotto le luci od al sole nella vetrina di un negozio, le guarnizioni in gomma possono perdere la loro elasticità perché il lubrificante siliconico si altera. Ciò accadrà comunque in seguito, durante l'uso dell'orologio.

Svolgimento dei test

Non è possibile eseguire i test previsti dalla norma ISO 2281 solamente con una macchina per il controllo dell'impermeabilità a pressione, del tipo usato dagli orologiai. Per essere definito come "water resistant", un orologio deve soddisfare un certo numero di requisiti. Per prima cosa, viene posto in una stanza con una differenza di pressione rispetto all'ambiente di 2 atmosfere (corrispondente alla pressione che si trova a 20 metri di profondità in acqua). Sono ammesse delle piccole infiltrazioni che non dovrebbero superare un certo livello. Gli orologi che superano questo test vengono:
1) immersi in 10 cm. di acqua per un'ora;
2) immersi in 10 cm. di acqua per 5 minuti con una determinata forza applicata alla corona ed agli eventuali pulsanti;
3) immersi in 10 cm. di acqua per 5 minuti ad ognuna delle seguenti temperature: 40°, 20° ed ancora 40°C.
Dopo ognuna di queste tre immersioni, l'orologio deve superare un test di condensazione. E' riscaldato fino a 40°C e viene fatta cadere una goccia di acqua a 18°C sopra al vetro. Dopo un minuto viene tolta. Non dovrebbero esserci segni visibili di condensa sotto al vetro. La condensa potrebbe indicare che è entrata dell'acqua nell'orologio. Comunque, tale condensa si può formare se l'orologio è stato assemblato in un paese caldo. I fabbricanti non hanno giustificazioni per non essere a conoscenza di questo fatto.

Il superamento delle prove ISO 2281 giustifica la descrizione "water resistant". Ulteriori descrizioni del livello di pressione, 30m, 50m, 100m, ecc... si riferiscono all'eventuale maggior pressione alla quale sono stati condotti i test rispetto alle normali 2 atmosfere.

Per evitare il formarsi di condensa durante il test ISO (18°C) o più semplicemente durante il bagno in una piscina (di solito con acqua ad almeno 26°C), l'umidità dell'ambiente nel quale è asssemblato un orologio impermeabile non dovrebbe superare questi valori:

L'umidità relativa esprime la quantità di vapore acqueo presente nell'aria come percentuale della quantità massima possibile alla temperatura ambiente. L'aria che a 18° è satura di vapore (100% di umidità) e causa la formazione di condensa nel test ISO, contiene 15,22 grammi d'acqua per metro cubo. A 30° l'aria satura di vapore (100% di umidità) contiene 30g d'acqua per metro cubo. L'umidità dell'aria dovrebbe essere inferiore al 50% (aria molto secca) per evitare la formazione di condensa nel test ISO (o durante un bagno al mare) se l'assemblaggio dell'orologio avviene alla temperatura di 30°.

In Svizzera, se nevica e l'aria satura di umidità dell'inverno a 0°C viene riscaldata nelle fabbriche fino a 20°, l'umidità relativa sarà inferiore al 30%, quindi l'assemblaggio avviene in condizioni ideali.

Interpretazioni

La FHS definisce un orologio che supera la prova ad una pressione equivalente alla profondità di 30 metri sott'acqua come "resistente alla pioggia o a piccoli schizzi". Non è adatto al nuoto. Quest'attività può sottoporre l'orologio a pressioni più elevate, in quanto il polso viene mosso rapidamente nell'acqua. Inoltre, il test tollera un modesto livello d'infiltrazioni (50mg di aria per minuto, in una prova a secco) che non permetterebbe immersioni prolungate. Il test non offre garanzie in altre condizioni di impiego, come potrebbe essere quella di una vasca da bagno piena d'acqua calda saponata.

La FHS dice che un orologio testato per i 50m (5atm) può tollerare l'impiego durante il nuoto (ma non l' apnea od i tuffi), che i 100m sono il minimo per l' apnea e i 200m per le immersioni con le bombole. E' importante rilevare che la Federazione non dice che si può nuotare con l'orologio al polso fino alla profondità indicata. Dice che un orologio che ha superato un test statico a 50m dovrebbe essere adeguato per nuotare "moderatamente" e uno che ha superato un test a 200m non dovrebbe subire infiltrazioni durante le immersioni con le bombole. Quando gli orologi sono testati in occasione delle riparazioni, di solito sono sottoposti solo alla prova a pressione. L'orologio è considerato ancora soddisfacente la ISO 2281 se i risultati rispettano le specifiche originarie, ma questo non è necessariamente vero se i test di immersione non vengono ripetuti.

Affinché un orologio sia qualificato come "diver" deve soddisfare la ISO 6425:1996. Questa richiede un test di pressione in acqua con durata di due ore alla pressione corrispondente alla profondità per la quale l'orologio sarà garantito (di solito oltre 200m.); il test d'immersione è effettuato a 40°C e 5°C. L'orologio deve anche essere dotato di un sistema ben visibile di misurazione della durata d'immersione. Viene fornito un allegato per le immersioni a profondità molto elevate con miscele di gas.

Il materiale esposto ha scopo divulgativo. Può essere distribuito a patto che venga fatto chiaro riferimento alle fonti dalle quali proviene:

autore originale, Horological Journal, British Horological Institute